mercoledì 27 luglio 2016

I primi 20 titoli ad alto dividendo di Warren Buffett (parte 2/4)

Per tutti coloro che sono alla ricerca di un reddito corrente che superi le obbligazioni, un’ottima soluzione sono i titoli con elevati dividendi. Sicuramente non è semplice trovare azioni di alta qualità con elevati dividendi e non è sicuramente simpatico imbattersi in titoli con elevati rendimenti che hanno tagliato i loro dividendi dopo poco tempo. Ecco che Waren Buffett entra in gioco, visto che il suo portafoglio è pieno di aziende di ottima qualità con dividendi.

Buffett ha aumentato la sua ricchezza investendo e acquisendo attività con forti vantaggi competitivi tradate a prezzi equi o anche più bassi. Gli investitori sanno che Warren Buffett cerca qualità, ma pochi sanno la percentuale in cui investe in titoli con dividendo. Il 92% del suo portafoglio è investito in azioni con dividendo. I suoi primi 4 titoli hanno un dividend yield medio del 3,1% (e rappresentano il 62% del suo portafoglio) e molte delle sue azioni hanno aumentato i loro dividendi nel corso di decenni, inoltre Buffett preferisce investire in aziende cosidette amiche degli azionisti con lunghi periodi di successo.

Questo articolo diviso in 4 parti esamina le 20 aziende con elevati dividendi del portafoglio di Warren Buffett.

Tecnologici
Apple (AAPL)
Apple è la più grande società al mondo sia per guadagni ($ 50,78 miliardi negli ultimi 12 mesi) che per capitalizzazione di mercato ($ 533.000.000.000). Tutti conoscono Apple e i suoi prodotti come, iPhone, iPad, iTunes e Apple watch.

La società è con un P/E di 10,8, che vuol dire a buon mercato. Questo perche il prezzo delle sue azioni è crollato a causa della mancata crescita dell’utile per azione, anche se a quel ritmo nessuno sarebbe riuscito a mantenere quel tasso di crescita folle. Ora che sta rallentando gli investiori orientati alla crescita, vendo le azioni. Chi invece è orientato verso il valore sta acquistando a prezzi stracciati e Warren Buffett ha aderito al partito, avendo investito circa $ 1 miliardo nel colosso tecnologico. Apple non sarà in grado di generare numeri di crescita strabilianti d’ora in avanti. Con un prezzo così basso la creazione di valore per gli azionisti potrà avvenire attraverso il riacquisto di azioni proprie. La società ha già diminuito le sue azioni del 4,9% nel 2015, e a questi prezzi molto probabilmente continuerà a farlo. Inoltre, paga un dividendo solido del 2,4% ed attualmente ha un payout ratio del solo 23%.

IBM (IBM)
Come noto, Warren Buffett ha sempre preferito le aziende industriali, evitando le tecnologiche, perche più semplici da capire, e perche in quei settori dove la crescita è lenta, i vantaggi competitivi durano più a lungo, rispetto a settori in rapida evoluzione. Detto questo nel 2011 Warren Buffett ha scosso la comunità degli investitori quando ha iniziato l’acquisto di azioni di IBM. L’azienda è stata fondata nel 1911 ed è cresciuta nel corso negli ultimi 100 anni per raggiungere una capitalizzazione di mercato di $ 148.000.000.000.

La lunga storia di redditività però, la distingue da molte altre società tecnologiche. IBM ha realizzato una crescita dell’EPS superiore alla media del 9,2% all’anno negli ultimi dieci anni. Questo è il risultato di una maggiore efficienza operativa, risultandone un miglioramento dei margine. Il fatturato in realtà è diminuito del 1,3% l’anno negli ultimi dieci anni. L’azienda si sta riposizionando per crescere. Di recente ha ceduto il suo sistema X (mainframe) e i segmenti di business Customer Care. Sta dismettendo tutto ciò che ha un margine inferiore. L’azienda sta inoltre investendo miliardi in aree con migliori potenzialità di crescita, come Cloud computing, Mobile computing, Analytics e Information security. L’azienda ha visto un 26% di crescita dei ricavi a valuta costante in queste aree nell’anno fiscale 2015. Sfortunatamente per IBM, questa crescita non ha compensato i declini nel suo core business. Il problema di IBM è che si trova in un settore in rapida evoluzione tecnologica e sta avendo difficoltà a tenere il passo, che si riflette nel calo dei ricavi e degli utili per azione. La società attualmente ha un dividend yield del 3,6% e ha riacquistato circa il 5% delle sue azioni in circolazione ogni anno negli ultimi dieci anni per un rendimento totale per gli azionisti di circa il 9%. La società è attualmente scambiato a un rapporto P/E di appena 11,6.

Telecomunicazioni
Verizon (VZ)
Verizon è il 3° titolo con il più alto rendimento nel portafoglio di Warren Buffett. L’azienda ha un dividend yield del 4,0%, inoltre è anche il leader del settore wireless negli Stati Uniti, con il 34% del mercato wireless, AT & T (T) ne controlla il 31%. Verizon, AT & T, T-Mobile e Sprint rappresentano il 90% del settore wireless negli Stati Uniti. Il settore wireless oligopolistico non è un bene per i consumatori, ma ideale per le aziende del settore, che traggono profitti al di sopra dei tassi di mercato vista la mancanza di concorrenza.

Verizon si è posizionata per una crescita futura con alcune manovre effettuate nel corso dell’ultimo anno, come vendere le sue attività wireline in California, Florida e Texas a Frontier Communications (FTR) per $ 10.5 miliardi di dollari, sta affittando i diritti di oltre 11.300 torri di proprietà ad American Tower Corporation (AMT), così come vendere sempre ad American Tower 130 torri per un pagamento anticipato di $. 5 miliardi. La società ha acquisito AOL e Millennial Media per concentrarsi sulla distribuzione dei contenuti e della pubblicità. Tutto questo le stà portando una forte crescita nel segmento wireless, inoltre la società sta beneficiando del maggior utilizzo di dati dai consumatori sui propri dispositivi mobili. Questa tendenza ha dato a Verizon un tasso di crescita del 7,5% degli utili per azione negli ultimi dieci anni. Ma ci si può aspettare rendimenti totali del ~12% in un anno. Verizon appare sottovalutata in questo momento rispetto al totale delle sue prospettive di rendimento. L’azienda ha un rapporto P/E di appena 12,6.

Sanitari
Johnson & Johnson (JNJ)
Se mettiamo a confronto questo titolo e lo S&P 500 (SPY), negli ultimi 10 anni, noteremo che Johnson & Johnson ha avuto un evoluzione del 133% contro l’82% dello SPY (inclusi i dividendi reinvestiti). L’azienda è un investimento eccezionalmente basso rischio.

Johnson & Johnson ha pagato dividendi in aumento per 53 anni consecutivi. Questo le permette di diventare 1 dei 18 Re dei dividendi (titoli con oltre 50 anni di aumenti di dividendi), che è il doppio del tempo minimo per i dividendi Aristocratici. Una società non può aumentare i suoi dividendi per 5 decenni senza avere un vantaggio competitivo forte e durevole. La lunga storia dell’azienda conferisce eccellenti rapporti con i fornitori e i governi di tutto il mondo, può mantenere i costi di produzione bassi con l’acquisto di quantità molto più grandi rispetto ai concorrenti. Inoltre la società conferisce un budget di ricerca e sviluppo più grande dei suoi coetanei, circa $. 9 miliardi. Questo ha prodotto risultati tangibili, in quanto genera circa il 25% dei ricavi da prodotti che ha sviluppato negli ultimi 5 anni. In particolare il suo portafoglio farmaceutico, sta beneficiando di una grande spesa in ricerca e sviluppo. La società dispone di prodotti ben noti e supporta i suoi marchi con circa $ 2,5 miliardi di spesa pubblicitaria. L’azienda ha un P/E di 17,5 ed è quindi più conveniente rispetto alla media dell’indice. Questa società non fornirà ai suoi azionisti una rapida crescita, l’EPS è cresciuto del 5,5% all’anno negli ultimi 10 anni, ma messi insieme al dividendo del 2,5%, la rendono un’azienda solida.

Sanofi (SNY)
Sanofi è una società farmaceutica globale con una capitalizzazione di mercato di $ 104.000.000.000, con sede a Parigi. L’azienda è molto esposta nei mercati emergenti, con circa 1/3 del suo fatturato proveniente de quell’area. Ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di oltre $ 100 miliardi grazie al suo reparto di ricerca e sviluppo. La capacità dell’azienda di implementare nuovi ed innovativi trattamenti spinge le entrate. Il numero di prodotti è in aumento, dal 2007 al 2013 la società ha lanciato 10 prodotti, dal 2014 al 2020 si aspetta 18 nuovi prodotti.

Sanofi è una società accogliente per gli azionisti, avendo aumentato i suoi pagamenti di dividendi ogni anno negli ultimi 21 anni, inoltre si impegna regolarmente nel riacquisto di azioni, l’1% negli ultimi 2 anni, che insieme al suo dividendo da un rendimento per gli azionisti del 5%. La società ha un P/E di 21,8, ragionevole, vista la sua gestione a favore degli azionisti e alle aspettative di una solida crescita, grazie ai nuovi lanci, nei prossimi anni. La ricerca e lo sviluppo sono un vantaggio competitivo di grandi dimensioni e la sua presenza stabile nel settore sanitario rendono questa società un investimento con un rischio relativamente basso.