venerdì 9 ottobre 2015

Investire più sicuri e il rischio maggiore

Negli investimenti esistono delle regole fondamentali non scritte, che ci guidano, come il faro con la nave, a raggiungere i nostri obiettivi, alcune di queste arrivano direttamente da investitori che nel corso degli anni hanno aumentato il loro patrimonio, tipo Buffett. Due di queste sono: 1) Mai perdere i soldi - 2) Mai dimenticare la regola numero 1. Detto questo entriamo nei dettagli di quali siano gli investimenti più sicuri e qual'è il maggior rischio.

Nel corso degli ultimi 100 anni il rendimento medio complessivo dei mercati è stato di quasi il 10% annuo, quindi il vostro capitale è raddoppiato ogni otto anni circa. Di sicuro alcuni investitori hanno avuto ritorni in media molto più elevati. La domanda, quindi è, perche non tutti gli investitori sono diventati ricchi o straricchi? Purtroppo, la triste verità è che non è cosi facile come si possa pensare.



Ma quali sono gli asset che offrono agli investitori, una certa sicurezza reale, sicuramente i conti deposito sotto i € 100.000 anche se il tasso offerto è quasi nullo, salvo in alcuni casi. Se però avete la necessità delle somme investite entro un paio di anni, allora il denaro non va messo in asset più rischiosi, in caso contrario, bisognerà tener conto dell'inflazione. Attualmente questa si aggira intorno allo 0,2%, ma le previsioni sono di un aumento, quindi se consideriamo il 2% come un punto medio, ne consegue che tutti gli investimenti che hanno un rendimento pari o inferiore faranno perdere dei soldi e come abbiamo visto in precedenza, questa non è una buona politica negli investimenti. Un altro strumento di investimento considerato sicuro, sono i Buoni del Tesoro, anche qui però visti i rendimenti, un investitore dovrebbe aspettarsi un inflazione vicina allo zero per decenni per giustificare tale investimento, siccome però questo è difficile che avvenga, se si tengono i BTP per molti anni il risultato probabilmente sarà di aver ottenuto rendimenti reali negativi. Passiamo ora alle obbligazioni corporate. Queste hanno gli stessi rischi di inflazione e di tassi di interesse dei BTP, inoltre l'investitore si dovrà preoccupare se l'azienda emittente sarà in grado di pagare i suoi debiti. Di certo, per le aziende di elevata qualità, questo ha poca importanza, anche se, non importa quanto sia forte l'attività, le obbligazioni corporate saranno sempre meno sicure dei Buoni del Tesoro. Ora valutiamo le azioni, per farlo però, prenderemo in considerazione, quelle di aziende di un certo livello, che hanno determinate caratteristiche. Prima di tutto però, analizziamo qual'è il rischio maggiore in un investimento.

Gli investitori negli ultimi 20 anni, hanno sottoperformato rispetto al mercato, avendo ottenuto in media rendimenti del 5% circa, mentre l'indice S&P 500 ha reso annualmente, in media, il 9% circa, questo secondo uno studio del 2014 della Dalbar QAIB. In linea di massima, non vi è stato nessun motivo per il quale gli investitori dovevano sottoperformare il mercato di quasi la metà, ma è avvenuto. E il motivo di tutto questo, è che negli investimenti il rischio maggiore sei tu. Questo perche i singoli investitori non riescono a seguire una strategia coerente, quando le cose non vanno bene. In poche parole, subentra il panico. Negli ultimi sei anni abbiamo avuto un forte mercato toro, e durante questi periodi è facile essere un investitore. Ma come dice Warren Buffett: Una marea che sale, solleva tutti i nuotatori. Ma.."E' solo quando la marea si ritira, che si scopre chi stava nuotando nudo". I rendimenti vengono erosi dai mercati orso, da crolli improvvisi del mercato e dal panico. Per cui quando scenderà la marea, non fatevi trovare senza il costume da bagno.

A distruggere i rendimenti degli investitori, non sono le perdite virtuali, anche l'S&P 500 ne ha avute e comunque ha reso il 4% circa in più, ma le vendite da panico, quando vediamo un azione acquistata scendere del 30, 40, 50% o addiritture oltre, e si pensa che l'investimento fatto è orribile, per cui è meglio vendere prima che si azzeri del tutto. L'errore in tutto questo, sta nel guardare una azione, come se fosse semplicemente un biglietto della lotteria che aumenta e perde di valore, sulla base dei capricci di qualche "forza oscura del mercato". Gli investimenti non sono, quasi mai cosi spaventosi. Un'azione è va considerata la proprietà frazionata di un'attività e ogni volta che quest'azienda ottiene dagli utili il valore aumenta, queste aziende distribuiscono gli utili e ne reinvestono una parte, proprio come faremmo noi con la nostra attività. Quindi se considerate le vostre azioni, per quello che sono, cioè una frazione della proprietà, allora difficilmente la venderete quando il prezzo scende. Quando investiamo in titoli con crescita dei dividendi, il rischio di venderli a causa di un calo del prezzo è di gran lunga maggiore, del rischio che un attività di elevata qualità abbia un declino permanente. Quindi se si vuole generare rendimenti che riescano a battere il mercato, bisogna avere l'impegno, la forza d'animo nonché il sangue freddo per mantenere le vostre posizioni durante i cali di mercato.

Come riuscire però ad avere risultati migliori. Prendiamo ad esempio i titoli del Dividendo Aristocratico, un gruppo selezionato di 52 aziende che hanno aumentato il loro dividendo per almeno 25 o più anni consecutivi. Pensateci, per pagare dividendi per cosi tanto tempo, significa che l'attività ha qualcosa in più, come ad esempio, una politica dei dividendi ben definita, un vantaggio competitivo forte e duraturo, un mercato in lenta evoluzione che permette favorevoli prospettive di crescita a lungo termine. Questo è il tipo di attività in cui dovremmo investire. Non tutti i titoli con crescita dei dividendi di elevata qualità sono Dividendi Aristocratici, ma tutti i dividendi aristocratici sono titoli di elevata qualità. Quando si possiedono parti di aziende reali, e sappiamo che sono di altissima qualità, si avrà una maggior fiducia nell'investimento fatto. Quindi quando la prossima volta Coca Cola (KO) scenderà del 30%, vedetela come un'occasione per acquistare un'attività di elevata qualità a prezzi scontati. Questo, purtroppo è l'esatto contrario di quello che pensano la maggior parte degli investitori. Se vedono il prezzo di Coca-Cola cadere del 30%, penseranno "E' tempo di vendere!" ... Tutto questo a causa del prezzo. Provate ad immaginare un posto in cui gli sconti hanno fatto si che la gente compri meno. Questo è il mercato azionario, la gente tende a comprare di più quando i prezzi salgono. Se fossimo in un negozio e qualcuno dicesse: Grande notizia con questo buono si può acquitare qualcosa pagando un extra del 50%, penseremmo che è diventato matto...Eppure quando un titolo sale del 50% in un breve periodo, la gente corre a comprarne di più. Quando invece, uno sa cosa possiede e perche la possiede, i cali delle quotazioni perdono gran parte dei loro effetti ansiogeni.



In definitiva il più grande fattore determinante nell'investimento di successo, sei tu. Questa bella notizia comporta però, la necessità di controllare il modo in cui si pensa all'investimento, se si possiedono azioni di società di elevata qualità, è possibile separare l'instabilità dei prezzi dalla stabilità dell'attività sottostante, vi vedrete cosi come proprietari parziali di una grande attività piuttosto che qualcuno con un biglietto della lotteria. Questo cambiamento nel modo di pensare ha già aiutato molti investitori individuali a sfruttare le correzioni di mercato, piuttosto che soccomberci. La cosa più importante, quindi, per eguagliare o battere i rendimenti del mercato, è mantenere le vostre convinzioni di fronte alla caduta dei prezzi. Le azioni in generale, avranno sempre un rischio maggiore dei BTP, ma anche un maggior rialzo, è chiaro che qualche rischio possa essere preso per ottenere rendimenti nel lungo periodo che possano battere l'inflazione, essendo però consapevoli della qualità di ciò che si sta comprando.