giovedì 2 aprile 2015

La pressione sulle materie prime e metalli preziosi rimane

Le materie prime sono sotto pressione in questo periodo spingendo verso il basso anche i metalli preziosi, questo comporta una spinta verso il basso di varie società del settore minerario ed energetico. Queste mosse sono in corso anche se i mercati ora si aspettano che le autorità cinesi cerchino di far crescere la loro economia in fase calante da qualche mese. I prezzi del rame infatti sono saliti sulla scia delle speranze per nuove misure di stimolo in Cina, il piu' grande consumatore al mondo del metallo industriale. Al Comex, divisione del New York Mercantile Exchange, il contratto a maggio - il piu' scambiato - ha chiuso in aumento di 1,4 centesimi, lo 0,5%, a 2,7815 dollari al pound.

Tutto dipende in questo momento dalla mancanza di domanda di materie prime, che è il motivo per cui tutto ciò che ha il potenziale per aumentare la domanda suscita il mercato. La cattiva notizia è che qualsiasi allentamento dai cinesi potrebbe avere un impatto negativo sul prezzo dei metalli preziosi raffozzando ancora di più il dollaro americano. 0Il governatore della banca centrale a Pechino, Zhou Xiaochuan, ha segnalato nel fine settimana che il governo ha "spazio di manovra" per allentare la sua politica se l'inflazione continua a scendere. E cosi' il mercato si aspetta il lancio di misure di stimolo simili a quelle viste in scia all'ultima crisi finanziaria e che comprendono progetti infrastrutturali. Questi ultimi incrementerebbero la domanda del rame.

Guardando i mercati delle materie prime, il livello di 1.200 dollari all'oncia dell'Oro ha tenuto, ma non nel modo in cui i tori dell'oro avevano sperato. La resistenza ha tenuto dopo essere stata violata e ha aperto la strada ad un calo ancora maggiore. Il petrolio scivola verso il basso dato che i mercati ancora una volta temono che le sanzioni contro l'Iran volgano al termine, un accordo dovrebbe essere raggiunto oggi o domani. Anche se il petrolio è più basso, l'ETF United States Oil ETF (USO) è tornato positivo.



Non preferiamo acquisti di miniere o ETF di Oro e Argento, ETF come SPDR Gold Trust ETF (GLD) o l'iShares Silver Trust ETF (SLV), perché siamo rialzisti sull'economia pensando che gli Stati Uniti saranno l'economia che porterà il mondo fuori da questa situazione di calo della domanda. Non vi è alcun motivo di possedere oro in questo momento almeno che non vogliamo una polizza di assicurazione sul mercato, e non ci sarà alcun motivo di essere rialzisti fino a quando l'inflazione non diventerà una preoccupazione reale.

Alcoa (AA) sta limitando la capacità residua nella sua miniera di Sao Luis in Brasile. La società aveva già ridotto la capacità, ma l'ultima decisione sarà di limitare le rimanenti 74.000 tonnellate di capacità presso la struttura. La riduzione della capacità di fusione non influenzerà le operazioni di raffinazione a Sao Luis. Con questa mossa, Alcoa ha ormai ridotto di oltre il 20% la sua capacità di fusione a livello mondiale, combattendo l'aumento dei costi e il calo dei prezzi.

La società avrà 15 milioni di dollari di costi per il primo trimestre, che equivalgono allo 0.01 $ EPS.



In passato abbiamo evidenziato la notizia che Chevron (CVX) sta vendendo la sua partecipazione del 50% della raffineria australiana Caltex, nella speranza di aumentare di circa 3,6 miliardi di dollari l'utile. L'azienda ha scaricato con successo circa 135 milioni azioni ad un prezzo di 35 dollari australiani per azioni che hanno portato circa 3,7 miliardi dollari. Chevron ha emesso un comunicato stampa nel quale fornisce come chiusura ufficiale il 2 Aprile. Il guadagno della vendita sarà incluso nei risultati del secondo trimestre della società.



La maggior parte dei soci sono sempre d'accordo che la remunerazione dei dirigenti dovrebbe essere legata ai risultati, e con le ultime notizie su Barrick Gold (ABX), uno deve chiedersi se la più grande azienda mondiale di Oro abbia ignorato le preoccupazioni degli azionisti. Per coloro che non hanno seguito l'azienda nel corso degli anni, gli azionisti hanno spinto per una "ragionevole remunerazione" dei dirigenti, ma le ultime stime mostrano che la società continua a pagare uno scarso rendimento.

Barrick ha depositato il suo report annuale Venerdì dopo la chiusura, in una mossa molto probabilmente orientata nel tentativo di evitare i titoli dei giornali. Missione fallita. Numerosi midia hanno evidenziato che la società ha pagato tre alti dirigenti 24,7 milioni di dollari, quando il prezzo delle azioni della società ha sottoperformato notevolmente il settore. Dei 24,7 milioni dollari pagati ai dirigenti, il presidente esecutivo John Thornton ne ha ricevuti 12,9 milioni dollari. Il business dell'oro è un business difficile in questo momento, ma Barrick appare certamente un obiettivo maturo per gli azionisti attivi.