martedì 1 aprile 2014

Il miglior titolo per i prossimi grandi progetti su Internet

Bisognerebbe prostrarsi di fronte i dirigenti della Echelon Corp. (ELON), società di San Jose in California. In passato hanno cercato di spiegare il fascino di aggiungere la wireless ad una gamma di macchine e dispositivi per più di due decenni, eppure le industrie e i consumatori non hanno mai colto sufficientemente la visione della società. Infatti, il valore di mercato di Echelon è recentemente sceso al minimo storico di appena 100 milioni di dollari in quanto gli investitori si sono stancati di perdite a tempo indeterminato.

Quindi potete immaginare lo shock subito dalla società quando Google (GOOG)
ha annunciato a gennaio l'intenzione di acquisire Labs Nest per 3,2 miliardi di dollari. Labd Nest ha compiuto alcune rapide incursioni nel mercato consumer con l'inserimento di termostati intelligenti wireless ed altri dispositivi. I dirigenti di Echelon possono almeno trarre conforto dal fatto che gli investitori hanno spinto le azioni sù del 50% nella speranza di un buyout da parte di Google.

Perché Google dovrebbe pagare così tanto per una società che aveva appena riportato 300 milioni di dollari di entrate correnti ? Perché Nest, insieme a molte altre aziende, è in prima linea in un settore di nicchia emergente che potrebbe valere 44 miliardi di dollari entro il 2017, secondo il gruppo di ricerca GSMA. Tale società stima solo quanti soldi saranno spesi dai consumatori per sviluppare una "casa wireless". Ma l'uso di tale tecnologia in applicazioni industriali può creare un altro mercato altrettanto grande, se non enorme.

A questo punto, probabilmente avrete letto almeno qualcosa su questa tecnologia, che è sempre più indicata come l'Internet degli Oggetti (Internet of Things). E' un concetto che è semplice e lineare. Qualsiasi dispositivo che può essere programmato o monitorato, può essere fatto in modo remoto. Al momento, Google e Nest stanno pensando ad elementi quali rilevatori di monossido di carbonio, ma se ci pensate, ci sono decine di dispositivi nelle vostre case che potrebbero essere migliorati con una connessione Internet.

Ad esempio, la lavatrice del futuro potrebbe essere in grado di notificare al produttore quando un guasto è imminente. Un riparatore potrebbe chiamarvi per un problema di cui ancora non eravate a conoscenza. Che ne dite di uno spazzolino da denti che invia informazioni sulle vostre abitudini di spazzolatura allo smartphone ? Gigaom's Stacey Higganbotham ha recentemente previsto che:
siamo solo all'inizio di vedere un mucchio di prodotti davvero ridicoli che agganciano praticamente qualsiasi cosa ad uno smartphone.
Cisco (CSCO) ha investito più di 1 miliardo di dollari sull'Internet degli Oggetti e prevede di implementare più di 700 prodotti per questa nicchia. Ma al di là di ogni ondata iniziale di idee più o meno intelligenti, le prospettive a lungo termine di dispositivi abilitati per il Web si preannunciano enormi. Aziende grandi e piccole sono a caccia di un pezzo di torta e mentre Google sembra aver brevettato molte novità, gli investitori dovrebbero davvero prendere in considerazione un altro gigante della tecnologia che si trova ad essere un chiaro beneficiario.



Cisco Systems (CSCO), le cui azioni sono praticamente piatte dall'estate del 2010, mentre quelle di Google sono aumentate del 250%, è pronta per la sua importante spinta nel settore dell'Internet of Things (IoT). Semplicemente sulla base di precedenti divisioni di attività e generazione di solida liquidità, questo titolo possiede fascino per gli investitori. Maciej Kranz, vice presidente per la società del gruppo tecnologico aziendale di Cisco, ha recentemente raccontato in una conferenza che Cisco ha già investito più di 1 miliardo in ricerca sull'IoT e prevede di implementare più di 700 prodotti destinati a questo nicchia. Anche se alcuni di questi prodotti saranno rivolti ai consumatori, Cisco appare più intenta a mirare al mercato industriale, in cui la connettività wireless può aumentare la produttività in una varietà di modi.

Andrew Obin, che segue la tecnologia industriale per Merrill Lynch, suggerisce che l'1 e il 2% di maggiore efficienza possono essere raggiunti dagli impianti produttivi attraverso la diffusione dell'IoT. Gli attuali 32.000 miliardi di dollari spesi l'anno a livello mondiale nella produzione potrebbero produrre risparmi nel range tra i 300 e i 600 miliardi di dollari, secondo Obin. Questi sono numeri importanti e ci vorrà probabilmente una decina di anni prima che tali guadagni vengano sfruttati appieno. Il punto chiave è che l'Internet degli oggetti non è una tecnologia del futuro - esiste già. Il prossimo anno, di questi tempi, Cisco avrà probabilmente già avviato una vasta gamma di prodotti rivolti al consumatore.

Tal Liani di Merrill Lynch, che segue Cisco e altri titoli del networking, cita diversi potenziali usi industriali per l'Internet of Things (IoT):
Nel settore manifatturiero potrebbe aumentare la produzione nel tempo, potrebbe migliorare la sicurezza delle operazioni in campo energetico e nella logistica, ridurrebbe i tempi di inattività per i camion ed aumenterebbe l'utilizzo delle apparecchiature.
Probabilmente per Cisco non è la possibilità di vendere milioni di miniapplicazioni wireless a basso prezzo che vengono inseriti nel pannello di controllo di una macchina che potrebbero fare la differenza, ma l'avvento di questa Internet degli oggetti porta alla necessità di una rete di computer molto più robusta per gestire e dirigere i sempre più crescenti flussi di dati che queste macchine produrranno.

Cisco sarebbe probabilmente disposta a rinunciare ai suoi margini di profitto in cambio di ordini robusti per le sue attrezzature costose di rete. Cisco ha sviluppato un sistema operativo orientato verso l'Internet degli oggetti, chiamato Cisco IOx.

Quali sono però i rischi da considerare ?

Le tecnologie emergenti a volte possono impiegarci un pò di tempo prima espandersi, quindi le aspettative per una rapida crescita di "Internet degli Oggetti" nel 2014 potrebbero essere spostate in avanti di un paio di anni. Affinchè IoT decolli, una serie di piccole imprese private potrebbero diventare pubbliche. Il buyout di 3,2 miliardi di dollari di Nest potrebbe aver innescato la via per una raffica di offerte. Alcune di queste IPO saliranno di prezzo in quanto gli investitori inizieranno a riflettere sulla dimensione finale di questa nuova tecnologia.

Un investimento in Cisco invece offrirebbe la possibilità di agganciarsi a questo trend di crescita, pur in possesso di una società che genera flussi di cassa solidi. In effetti, Cisco ha generato almeno 8 miliardi di free cash flow in ciascuno degli ultimi sette anni, un punto che è spesso trascurato quando gli investitori suggeriscono che la società non è di vitale importanza. Cisco rimane un titolo fuori dagli schemi degli investitori, anche se l'IoT potrebbe essere il catalizzatore per far ottenere a questo titolo maggiori movimenti nel prossimo futuro.