sabato 24 settembre 2011

Titoli europei ottimi per un acquisto scontato di questo periodo

Il nostro Stock Win Usa Portfolio da inizio anno sta realizzando il 19.39%

I mercati europei in questo periodo sono certamente in subbuglio per molte questioni, dalla crisi del credito al debito della Grecia e dei paesi periferici. Ma non per questo non ci sono buoni affari in borsa. Facciamo allora una ricerca a Wall Street che hanno sede europea ma che operano a livello globale e quindi sono quotate in America.

I mercati di tutti i continenti sono immersi negli ultimi mesi in gravi situazioni sui timori di pesanti debiti, in particolare la Grecia, il Portogallo ma anche l’Italia e l’Irlanda, questa condizioni getterà la zona euro in una crisi del settore bancario simile a quella accaduta negli Stati Uniti nel 2008. L’indice MSCI europeo è sceso del 27% in tre mesi, con un declino dello stesso indice Americano giù del 14%. 


Tutto questo ha lasciato molti titoli con fondamentali ottimi ad un livello di acquisto molto buono. L’indice MSCI Europe è scambiato 11 volte gli utili e porta con se dividendi per un valore del 4,1% rispetto ad un rapporto prezzo/utili di 14 e dividendi del 2,1% della sua controparte statunitense.

Naturalmente, alcune imprese europee, in particolare le banche, sono dotate di grande rischi. Sono portatrici di più di 100 miliardi di dollari di esposizione verso il debito greco attraverso obbligazioni e derivati, secondo alcune stime di UBS e Bank for International Settlements.

Gli strateghi dicono che ci sono ottime opportunità nelle telecomunicazioni, nella tecnologia, nell’energia, nei beni di consumo e nel farmaceutico, quest’ultimo per vari motivi tra cui anche le grandi quantità di cash flow e forti dividendi. 

“Gli investitori potrebbero esagera nel sottostimare sia i titoli macro che micro, ci sono stati cali anche tra gli operatori globali che hanno isolato la flessibilità finanziaria.” 
Si è espresso così Gary Motyl, Chief Investment Officer di Templeton Global Equity Group.



La spagnola Telefonica (TEF), nell’ultimo trimestre ha raccolto vendite il 46% delle proprie vendite dall’America Latina. Per Motyl è una delle favorite, in parte perchè vende otto volte  le previsioni di quest’anno, molto meno dell’indice MSCI Europe. I pagamenti dei dividendi di quest’anno si prevedono superiori al 12% secondo i dati di FactSet. I dividendi consumano la maggior parte dei guadagni, per cui un dato di profitto inferiore alle attese potrebbe danneggiare i pagamenti, ma l’azienda all’inizio di quest’anno ha annunciato un insolito “minima remunerazione agli azionisti” con obiettivo di 1,75 euro per azione, inclusi i dividendi e il riacquisto di azioni, il prossimo anno si attende di meglio. 


La svedese Telefon AB LM Ericsson (ERIC), produttore di apparecchiature wireless, genera più di tre quarti delle sue vendite al di fuori dell’Europa. Ercisson come costruttore di nuove reti, aggiornamenti e servizi di noleggio aziendale per la gestione delle reti. Si vende poco meno di 11 volte le previsioni dei guadagni di quest’anno, e nel 2011 i dividendi sono attesi intorno al 3,7% secondo i dati FactSet.

Motyl raccomanda inoltre la farmaceutica svizzera Roche (ROG), specializzata in farmaci contro il cancro e l’artrite. inoltre il suo business deriva anche dalle attrezzature diagnostiche per l’HIV e il diabete, L’Europa ha contribuito solo col 35% delle sue vendite lo scorso anno. Il dividendo della società è intorno al 4,9% secondo le previsioni di quest’anno.

Gli investitori che fanno acquisti in Europa dovrebbero sempre seguire le strategie di acquisto in periodo recessivo, ha scritto Gary Bakcer, capo strategist azionario europeo di Bank of America, in una nota scritta ai clienti Mercoledì. Secondo i test retrospettivi dei cicli economici e i rendimenti azionari dal 1992, è un buon momento per entrare nel mercato di titoli con buoni fondamentali, perchè le previsioni degli indicatori economici tra cui il gross-domestic-product e il business surveys si stanno deteriorando. 



Baker punta come titoli su British American Tobacco (BTI) , la seconda più grande azienda di commercializzazione di tabacco dopo Altria (MO), per i suoi guadagni e dividendi stabili. Le azioni sono quasi 14 volte gli utili, ma i dividendi di quest’anno saranno pari al 4,7%. L’azienda ha una minore esposizione di vendite in Europa rispetto all’Asia e alle Americhe, esclusi gli Stati Uniti, dove partecipa con una quota del 43% nella Reynolds American (RAI).


Total (TOT), è una compagnia petrolifera francese, con sede a Parigi. È una delle prime quattro aziende mondiali operanti nel petrolio e nel gas naturale (assieme a Royal Dutch Shell, BP ed ExxonMobil). La società opera nell'intera catena produttiva del gas e del petrolio, dalla ricerca di nuovi giacimenti alla vendita al dettaglio dei prodotti derivati. La Total opera anche nel comparto della chimica.

Secondo l’analista Jefferies & Co la redditività gli utili dovrebbero crescere più velocemente aspettandosi un raddoppio per il 2015. Il titolo viene venduto sei volte gli utili e il dividendo supera di poco il 7% annuo. 

Questa tempesta sui mercati dovrebbe essere meno grave di quella del 2008, secondo Richard Taylor, responsabile della ricerca azionaria europea di Jefferies. In primo luogo, le aziende finanziariamente sono più forti rispetto ad allora e in secondo luogo, le autorità hanno il vantaggio, si spera, di aver imparato qualcosa dalla prima crisi, compresa l’importanza del funzionamento del mercato del credito.

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