sabato 18 dicembre 2010

(Glossario) P/E - rapporto prezzo/utili (price-to-earnings)

Il rapporto prezzo/utili (in inglese Price-Earnings (PE) Ratio, P = price = prezzo; E = earnings = utili), è il rapporto fra il prezzo corrente di un'azione al momento del calcolo dell'indicatore, scelto di solito nel listino della borsa nazionale coi maggiori volumi scambiati (per l'Italia si considera Milano), e l'utile atteso per ogni azione, che è pari all'ultimo dividendo distribuito dalla società (nell'anno corrente o in anni precedenti) diviso il numero di azioni circolanti in quel periodo.

L'ipotesi sottostante è di una crescita dei dividendi tale che il successivo sarà pari almeno al precedente; un aumento delle azioni fra i quali è distribuito il dividendo non dovrebbe erodere l'utile per azione, in quanto la ricapitalizzazione è accompagnata da nuovi investimenti e maggiori utili che dovrebbero seguire l'emissione di nuove azioni.

\mbox{P/E ratio}=\frac{\mbox{Price per Share}}{\mbox{Annual Earnings per Share}}

Tale rapporto serve a valutare le quotazioni di un'azione, anche se un giudizio sul corretto valore di un titolo deve tener conto di diversi fattori, come il settore di appartenenza o l'andamento futuro dell'impresa.

Un valore pari a 13-15 è ritenuto normale (il prezzo pari a 15 volte l'utile atteso); se è superiore indica di norma un titolo sopravvalutato (lo è certamente intorno a 27-30). Valori intorno a 8-9 sono ricercati dagli analisti, perché indicano titoli ancora sottovalutati dal mercato, che potrebbero avere una buona crescita.

In settori economici più tradizionali, dove è maggiore la concorrenza e minore la possibilità di ottenere utili di dimensioni elevate, ci si attende che il rapporto prezzo-utili o PE sia basso. In settori innovativi o in settori appena usciti da una situazione di crisi, le attese di utili futuri elevati spinge invece più in alto il PE considerato corretto.

Il PE esprime anche il tempo necessario perché gli utili ripaghino il prezzo dell'azione; dopo tale periodo anche una vendita al di sotto del prezzo iniziale (ad esempio se il titolo è in forte calo) è conveniente poiché già dagli utili l'azionista ha realizzato il suo profitto. Se PE è 15, servono 15 anni di utili perché la società ripaghi il prezzo versato con gli utili, nell'ipotesi che vi sia sempre un utile all'anno (società non in perdita); se l'utile è in crescita (es. se vi sono dividendi straordinari), 15 anni è il tempo massimo di ripagamento.